Il volume comprende un ampio saggio introduttivo sul tema delle fallacie linguistiche in Galeno, il testo greco del De captionibus in dictione dello stesso autore in una nuova edizione critica, una traduzione ed un commento dell'opera. Il trattato di Galeno, oltre a permettere di ricostruire lo stadio cui l'analisi del linguaggio era giunta nell'età imperiale, consente di stabilire un raffronto fra la tradizione aristotelica, cui Galeno esplicitamente si richiama, e la tradizione stoica, che della prima si presentava come l'alternativa più significativa. Lo scopo dell'autrice è di offrire un quadro coerente dell'idea che Galeno aveva del linguaggio e delle funzioni che gli appartengono. L' autrice inoltre mostra che l'opera di Galeno non è un semplice commento al celebre trattato aristotelico sulle Confutazioni sofistiche: Galeno porta ulteriori argomentazioni alla tesi di Aristotele, riconducendo tutti gli errori che possono presentarsi nell'uso del linguaggio ad una causa fondamentale, cioè l'ambiguità dei termini e , in generale, delle espressioni linguistiche.

Volume 101