A cura di Silvia SERVENTI - Tra tardo Medioevo e primo Umanesimo si assiste ad un singolare rigoglio del genere epistolare, da Petrarca a santa Caterina da Siena, dal mondo dei laici quali i fiorentini Lapo Mazzei e Francesco Datini a quello dei direttori spirituali come Giovanni Dominici e Giovanni dalle Celle. L'epistolario del frate agostiniano Girolamo Da Siena è un notevole esempio tardo trecentesco di questo genere letterario e permette di ricostruire la cultura religiosa fra Tre e Quattrocento nei suoi aspetti più segreti e raffinati. Dell'opera testimoniata per intero dal solo codice Italiano I 19 (5020) della Biblioteca Marciana di Venezia, si fornisce ora per la prima volta l'edizione critica, corredata da un'introduzione che ripercorre la tradizione dell'epistolografia di direzione spirituale.

Volume 108